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mercoledì 18 ottobre 2017

GLI ITALIANI MIGRANTI


da  http://popoffquotidiano.it/2017/10/17/cervelli-in-fuga-e-italiani-allestero-emigrazione-e-disoccupazione-rapporto-migrantes/

Rapporto Migrantes. Al primo gennaio 2017, gli italiani residenti fuori dei confini nazionali e iscritti all’Aire sono 4.973.942, l’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data. Nel 2016 48.600 italiani nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni hanno lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero


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ROMA – Al primo gennaio 2017, gli italiani residenti fuori dei confini nazionali e iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (Aire) sono 4.973.942, l’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data. Dal 2006 al 2017, la mobilità italiana è aumentata del 60,1% passando da poco più di 3 milioni a quasi 5 milioni di iscritti. Nell’ultimo anno l’aumento è del +3,4%. È quanto emerge dalla XII edizione del ‘Rapporto Italiani nel Mondo’ della Fondazione Migrantes, presentato a Roma questa mattina.
Da gennaio a dicembre 2016, le iscrizioni all’Aire per solo espatrio sono state 124.076 (+16.547 rispetto all’anno precedente, +15,4%), di cui il 55,5% (68.909) maschi. Il 62,4% sono celibi/nubili e il 31,4% coniugati/e. Oltre il 39% di chi ha lasciato l’Italia nell’ultimo anno ha un’eta’ compresa tra i 18 e i 34 anni (oltre 9 mila in piu’ rispetto all’anno precedente, +23,3%); un quarto tra i 35 e i 49 anni (quasi +3.500 in un anno, +12,5%). Le partenze – spiegano i ricercatori – non sono individuali ma di “famiglia” intendendo sia il nucleo familiare piu’ ristretto, ovvero quello che comprende i minori (oltre il 20%, di cui il 12,9% ha meno di 10 anni) sia la famiglia “allargata”, quella cioe’ in cui i genitori – ormai oltre la soglia dei 65 anni – diventano “accompagnatori e sostenitori” del progetto migratorio dei figli (il 5,2% del totale). A questi si aggiunga il 9,7% di chi ha tra i 50 e i 64 anni, i tanti “disoccupati senza speranza” tristemente noti alle cronache del nostro Paese poiche’ rimasti senza lavoro in Italia e con enormi difficolta’ di riuscire a trovare alternative occupazionali concrete per continuare a mantenere la propria famiglia e il proprio regime di vita.
Le donne sono meno numerose in tutte le classi di eta’ ad esclusione di quella degli over 85 anni (358 donne rispetto a 222 uomini): si tratta soprattutto di vedove che rispondono alla speranza di vita piu’ lunga delle donne in generale rispetto agli uomini. Il continente prioritariamente scelto da chi ha spostato la propria residenza fuori dell’Italia nel corso del 2016 e’ stato quello europeo, seguito dall’America Settentrionale. Il Regno Unito, con 24.771 iscritti, registra un primato assoluto tra tutte le destinazioni, seguito dalla Germania (19.178), dalla Svizzera (11.759), dalla Francia (11.108), dal Brasile (6.829) e dagli Stati Uniti (5.939). (DIRE)

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