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mercoledì 22 marzo 2017

UN MILIONE DI FAMIGLIE SENZA LAVORO E REDDITI


Se compariamo l'articolo di ieri con quello di oggi, ne traiamo che c'è un'alta mortalità sul lavoro insieme ad un ampio fenomeno di disoccupazione.
Il risultato di privatizzazioni, tagli sulla sicurezza e sulla formazione ( sicurezza che equivale sostanzialmente a lavoro a tempo indeterminato o per lungo periodo, in cui il lavoratore può imparare il mestiere e i suoi rischi) è sicuramente una vittoria per il gotha borghese e una sconfitta per i salariati ma anche per i settori meno forti della borghesia.
E molto di questo processo ventennale è stato fatto tramite la cosiddetta sinistra...


da http://www.repubblica.it/economia/2017/03/21/news/istat_in_italia_un_milione_di_famiglie_senza_lavoro_e_redditi_-161060491/?ref=m_ext_st_wind


Le difficoltà economiche crescono all'aumentare del numero dei figli. I valori più alti si registrano per i mono-genitori. Donne: in quasi 200mila nuclei sono sole e senza occupazione, in 970mila sono l'unica fonte di reddito

Istat: in Italia un milione di famiglie senza lavoro (e redditi)

MILANO - In Italia è rimasta stabilmente sopra il milione la conta delle famiglie senza lavoro e quindi senza stipendio. Sono, per la precisione, 1.085.000 i nuclei che secondo la statistica dell'Istat sono composti da persone abili al lavoro, ma in cerca di occupazione. Una piaga che colpisce particolarmente il Sud, dove si situano 587mila casi: più della metà. Rispetto allo scorso anno non cambia pressoché nulla: si passa da 1 milione 92 mila a 1 milione 85 mila (-0,7%). Si tratta di "case" dove tutti i componenti attivi, che partecipano al mercato del lavoro, sono disoccupati. Non è detto che siano in assoluto senza un reddito, ma se quest'ultimo cìè arriva da altre fonti (come possono essere rendite o pensioni) e non dall'impiego.

I dati sono stati ricavati dalle tabelle pubblicate dall'Istituto di statistica, come media dei risultati che l'Istat raccoglie trimestralmente nell'indagine sulle forze di lavoro: si riferiscono all'intero 2016. Le famiglie che non possono contare su alcun reddito sono il 6,6% di quelle presenti sul mercato del lavoro, ovvero 16,5 milioni. Il contraltare a quel milione di famiglie "a zero occupazione" sono i 13,9 milioni in cui tutte le forze lavoro sono impiegate.

TIPOLOGIA FAMILIARENORD NORD-OVESTNORD-ESTCENTROMEZZOGIORNOITALIA
Famiglie con tutte le forze di lavoro in cerca di occupazione (migliaia)
SINGLE111704164115290
MASCHI6442223875178
FEMMINE4728192640113
MONOGENITORE68432541113222
MASCHI105461530
FEMMINE5837203599192
COPPIA SENZA FIGLI22139174180
COPPIA CON FIGLI89563264296448
ALTRE TIPOLOGIE1174112244
TOTALE FAMIGLIE3001891111985871.085
Le famiglie presenti sono quelle con almeno un componente di 15 anni e oltre appartenente alle forze di lavoro

Come sono fatte queste famiglie senza redditi da lavoro? Sono in 448 mila casi coppie con figli, e 290 mila sono famiglie con un solo componente, single, più spesso uomo che donna (178 mila contro 113 mila). Seguono 222 mila nuclei mono-genitore (e stavolta sono più donne, 192 mila) e 80 mila coppie senza figli. Analizzando il tasso di disoccupazione delle persone tra i 25 e i 64 anni e incastrando i dati con il loro ruolo in famiglia, si nota come i valori più alti si registrino per i mono-genitori (12%), stanno invece decisamente meglio i single (8,4%). Accendendo un faro su chi fa parte di coppie con figli, si sottolinea come all'aumentare della prole salga anche il tasso di disoccupazione (7,3% se c'è solo un figlio, 7,7% se due e 10% per tre o più). I coniugi o conviventi senza bambini si fermano al 7,6%.

Emerge poi la difficile situazione delle donne, che in molti casi sono la fonte di reddito principale. In 970mila famiglie, con e senza figli (e coniugi o conviventi tra i 25 e i 64 anni), la donna risulta infatti occupata a tempo pieno o part time, mentre l'uomo è in cerca di occupazione o inattivo (pensionato o comunque fuori dal mercato del lavoro). Ci sono poi 192 mila famiglie monogenitore, dove c'è solo la mamma ed è disoccupata: quindi secondo i criteri statistici è in cerca di lavoro. La cifra è in aumento rispetto all'anno precedente (+5%).

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